Come da tradizione non potevamo fare esperienza pastorale durante le vacanze di Natale senza celebrarla in modo speciale come la famiglia Sedes. Alla vigilia del 16 dicembre appena pochi minuti prima delle preghiere della sera, ci siamo riuniti davanti al presepe allestito vicino all'accoglienza del nostro collegio.
Abbiamo cantato alcuni canti natalizi e don Javier, il nostro rettore, benedetto il presepio, preparato nei giorni precedenti da alcuni seminaristi con qualità artistiche. Papa Francesco nella sua lettera apostolica Admirabile Signum ha incoraggiato questa bella tradizione familiare di preparare il presepe nei giorni prima di Natale, ma anche l'usanza di installarlo sul posto di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri e nelle piazze. “Ovunque sia, e qualunque sia la forma che assume, il presepe natalizio ci parla dell'amore di Dio, il Dio che ha mandato il Suo unigenito figlio attraverso l'incarnato della Vergine Maria a nascere a noi e diventare uomo per fare sappiamo quanto è vicino a ogni uomo, donna e bambino, indipendentemente dalle loro condizioni” (Admirabile Signum n. 10).
Dopo la recita del vespro abbiamo cenato ma, a differenza degli altri giorni, in questa occasione speciale un gruppo di seminaristi di teologia del secondo anno e alcuni altri di altri anni hanno assunto il ruolo di camerieri e hanno servito la cena al resto della comunità del Collegio, nel segno di Gesù che si è fatto uomo per servire e non per essere servito. Poi ci siamo trasferiti tutti nel nostro salone grande per celebrare i seminaristi nati nel mese di dicembre e per assistere a una recita sul tema della Natività preparato dai seminaristi del terzo anno di teologia. Ringraziamo il Signore per questa bellissima famiglia del Collegio “Sedes Sapientiae” e per tutte le benedizioni che ci ha riversato quest'anno mentre aspettiamo la nascita di Gesù Bambino con speranza.