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Una preghiera per la pace


Tutta la comunità internazionale è rimasta sconvolta nell’apprendere la notizia degli attentati terroristici del 21 aprile scorso in Sri Lanka che, tra gli altri, hanno anche colpito 3 chiese nelle quali si trovano numerosi cristiani radunati per celebrare la Pasqua di Risurrezione. Anche la comunità del nostro Collegio si unita al dolore dei cristiani dello Sri Lanka, molti dei quali hanno perso i loro cari che hanno pagato con la vita la fede. In particolare ci stringiamo ai padri Jipson, Samith e Shashika, antichi alunni del Collegio, ora sacerdoti, che operano proprio nella zona colpita. Per grazia di Dio stanno tutti e tre bene e da subito hanno potuto adoperarsi per accompagnare i loro fedeli. Hanno potuto passare tempo con le famiglie delle vittime, celebrare i funerali di alcune di loro e accompagnare i sopravvissuti con l’aiuti di molti altri sacerdoti e psicologi che collaborano per aiutare tutti a superare al meglio la situazione. Dopo i primi giorni di grande emergenza, tanto che non si è potuto celebrare nessuna Messa pubblica nella domenica successiva gli attentati, ora la situazione sta lentamente migliorando anche per il grande lavoro che le autorità religiose e civili stanno compiendo con molta generosità. Continuiamo a pregare per i nostri fratelli e per tutta la comunità cristiana dello Sri Lanka perché il Signore lenisca i cuori feriti con il balsamo del suo Amore e doni a tutti la fede e la forza per superare questo momento difficile.

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