L’Amazzonia, terra dai grandi numeri, 7 milioni di km2 di cui circa il 65% in Brasile, contiene il 34% delle foreste primarie e fornisce l’habitat al 30% della flora e della fauna del mondo; ma anche terra in cui vivono 33 milioni di persone, alcune delle quali aspettano ancora di ricevere il primo annuncio cristiano. Per questi motivi è nel cuore dei Papi da molti anni tanto che già san Giovanni Paolo II, rivolgendosi alle popolazioni indigene in un discorso tenuto a Manaus nel 1980, esprimeva la sua preoccupazione per questa terra; attenzione che si è mantenuta viva anche durante il pontificato di Benedetto XVI e che ha portato Papa Francesco, dopo le indicazioni che già aveva espresso nell’enciclica “Laudato sii”, a convocare un’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la regione Panamazzonica da tenersi nel 2019. E proprio in previsione di questo appuntamento, rilevante per tutta la Chiesa, giovedì 22 febbraio abbiamo ospitato in Collegio padre Adelson Araújo dos Santos SJ, che è stato missionario in Amazzonia nonché superiore dei gesuiti in quella regione. Nell’incontro, che ha avuto con noi, ha potuto raccontarci la sua esperienza descrivendoci le sfide, che la Chiesa si trova ad affrontare nell’annuncio della Buona Novella in questa zona del pianeta, in particolare legate alla presenza di tribù indigene che non sono mai state evangelizzate, alla sfida posta dalla necessità di tutelare l’ambiente alla luce dell’insegnamento evangelico. Ringraziamo padre Adelson per la sua disponibilità e ci auguriamo con lui che l’Assemblea, in programma per l’ottobre 2019, possa contribuire alla diffusione del Vangelo in questa splendida terra e contribuire a preservarne la sua bellezza.