Il nostro caro fratello Malusi Ncanana ha ricevuto stamattina l’ordinazione diaconale dalle mani di S.E.R. Mons. Protase Rugambwa, segretario aggiunto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. La cerimonia si è svolta nella chiesa di Sant'Apollinare, con la navata della basilica quasi piena di fedeli: ai seminaristi e antichi alunni del Collegio, si aggiungevano in quest’occasione, altri seminaristi e sacerdoti sia di Eshowe, la diocesi di Malusi, sia di altri posti del suo grande e variegato paese, Sudafrica. Inoltre, erano presenti non pochi compagni di studi all'Università della Santa Croce e un numeroso gruppo proveniente da Cavriago, località emiliana dove Malusi ha collaborato nel lavoro pastorale durante l’estate e in altri periodi di vacanza scolastica. E’ stato anche un bel motivo di gioia l’opportunità di ritrovare Don Julio Diéguez, il nostro precedente rettore, che adesso forma parte del comitato direttivo del Collegio Internazionale Romano della Prelatura dell’Opus Dei.
Nella sua omelia, Mons. Rugambwa ha messo in risalto la felice coincidenza della data dell’ordinazione diaconale con la giornata missionaria mondiale, che quest’anno si celebra sotto il lemma: La missione al cuore della fede cristiana. In questo senso, ha parlato della dimensione missionaria della vocazione cristiana, con alcuni riferimenti specifici riguardanti la missione del diacono nella Chiesa e per la Chiesa. Ha concluso le sue parole con una citazione tratta dal Messaggio del Santo Padre per questa giornata missionaria: «La missione della Chiesa, destinata a tutti gli uomini di buona volontà, è fondata sul potere trasformante del Vangelo. Il Vangelo è una Buona Notizia che porta in sé una gioia contagiosa perché contiene e offre una vita nuova: quella di Cristo risorto, il quale, comunicando il suo Spirito vivificante, diventa Via, Verità e Vita per noi (cfr Gv 14,6). È Via che ci invita a seguirlo con fiducia e coraggio. Nel seguire Gesù come nostra Via, ne sperimentiamo la Verità e riceviamo la sua Vita, che è piena comunione con Dio Padre nella forza dello Spirito Santo, ci rende liberi da ogni forma di egoismo ed è fonte di creatività nell’amore».
Dopo un pranzo di festa nel Collegio, abbiamo trascorso un bel pomeriggio di festeggiamenti nel Salone Grande. Akira (Giappone) e Jerome (Tanzania) hanno presentato i diversi momenti musicali, tra i quali sono stati particolarmente spettacolari le due canzoni eseguiti dal gruppo di seminaristi, sacerdoti e suore sudafricane, nonché un'altra interpretata in lingua swahili da seminaristi della Tanzania, Nigeria, Ghana, Malawi e Sudafrica. Ma il piatto forte del festeggiamento, e non poteva essere diversamente, è stato il discorso di Malusi, che ha dato una bellissima testimonianza raccontando alcuni momenti della sua vita per mostrare come il Signore gli ha mostrato sempre il suo amore e lo ha guidato verso la vocazione sacerdotale. Dopo alcune parole di Don Claudio Gonzaga, parroco di Cavriago e la consegna a Malusi di alcuni regali da parte della comunità parrocchiale, l'incontro festivo – al quale ha partecipato S.E. il Sig. George Johannes, ambasciatore del Sudafrica presso la Santa Sede – si è concluso con un breve intervento del nostro rettore Don Javier Canosa, che presto ha invitato a prendere la parola a Don Julio Diéguez, con cui Malusi ha trascorso la maggior parte degli anni della sua permanenza nel Sedes Sapientiae.