Tra i molti invitati che hanno tenuto conferenze o lezioni agli alunni del Sedes Sapientiae durante il corso di settembre c'è stata anche Madre Rebecca Nazzaro, superiora delle Missionarie della Divina Rivelazione, che ha parlato del tema: Cosa si aspettano i religiosi da un prete?
In primo luogo Madre Rebecca ci ha presentato in breve la storia delle Missionarie della Divina Rivelazione, chiamate anche sorelle verdi, poichè il colore del loro abito ricorda quello della Vergine della Rivelazione che, nel 1947, apparve a Roma con un mantello verde.
Dopo di che ci ha offerto alcune idee per aiutarci a mantenere un rapporto adeguato con le donne consacrate nel nostro futuro ministero sacerdotale. I suggerimenti iniziali sono stati di ordine psicologico; a questo riguardo Madre Rebecca ha spiegato alcune differenze tra la psicologia di una donna religiosa che ha una natura di maternità spirituale e un prete che è caratterizzato dalla paternità spirituale.
Poi ha indicato diversi aspetti chiave della vita di un prete che bisognerebbe considerare attentamente per fornire un'adeguata cura pastorale a una comunità religiosa. Per esempio, le religiose si aspettano che un sacerdote celebri bene la Santa Messa, senza fretta, seguendo l'indicazione del Messale Romano; si aspettano anche un sacerdote di preghiera, perché la vita della relativa solitudine che il sacerdote vive è valorizzata quando accompagnata dalla preghiera.
Ha anche sottolineato che un prete dovrebbe dedicare tempo per le religiose rimanendo disponibile per la loro direzione spirituale; inoltre è importante che un prete conosca il carisma della congregazione, il loro fondatore, il loro sistema di formazione che lo aiuterà sia nella sua vita a spirituale e sia a lavorare meglio con loro; nello stesso senso ha osservato che un prete dovrebbe essere in grado di entrare in armonia con la spiritualità di diverse congregazioni religiose.
Infine, Madre Rebecca ha detto che le religiose attendono di vedere un prete saldo nella sua identità e che un prete non dovrebbe essere soprattutto un uomo del suo tempo, ma un uomo del suo sacerdozio. Aggiungendo che per diventare un buon sacerdote, a volte, bisogna andare contro la corrente del mondo.
Apprezziamo grandemente l'aiuto alla nostra formazione che Madre Rebecca e altri religiosi di diverse congregazioni ci hanno offerto nel corso di settembre.