La tradizionale Cena di Natale si tiene al Sedes prima delle vacanze. Così possiamo celebrare il Natale tutti insieme. Quest’anno, Samuel Armnius ha diretto ottimamente il servizio di tavola, coordinando una brigata di 12 camerieri vestiti in camicia bianca infiorata di un bel farfallino di carta rossa confezionato da Wenke. Dopo questa cena di festa, preparata dalle nostre Suore, abbiamo avuto la non meno tradizionale recita di Natale, scritta e interpretata da alcuni seminaristi. Metteva in scena un gruppo di angeli guidati da San Gabriele, che cercano di annunciare la Nascita del Salvatore ai giovani di oggi.
Come ogni anno, finite le lezioni all’università, la maggior parte dei seminaristi sono andati a collaborare nel lavoro pastorale di numerose parrocchie italiane, e pure di alcune case di riposo. Sono rimasti a Roma i nuovi alunni, per vivere il loro primo Natale nella Città Eterna. La Messa di Natale col Papa a San Pietro è stato senz’altro il momento culmine di questi giorni, lasciando un ricordo incancellabile nella memoria di ogni seminarista presente.
Durante le vacanze abbiamo avuto modo di riposare, de lavorare per la cura della casa, e soprattutto di vivere più intensamente la fraternità e la preghiera. I nuovi, accompagnati dal Rettore e di altri tre sacerdoti del Collegio, hanno lasciato Roma per 3 giorni di gita-pellegrinaggio culturale. Direzione? La bella Toscana. Campo base, le vicinanze di Lucca, città in cui visse e morì Santa Gemma Galgani (1878-1903). A Lucca sono arrivati da Siena. E da Lucca sono andati a Pisa e a Firenze. Tutte città nelle quali le meraviglie artistiche, quasi sempre espressioni della bellezza della nostra fede, traboccano. Il pulchrum sempre colpisce ed eleva l’anima, ed è stato così anche per noi.
Per la solennità dell’Epifania, ultimo giorno di vacanze, quasi tutti i seminaristi erano presenti al Sedes Sapientiae, sia i nuovi sia quelli che erano andati fuori. Quindi, abbiamo festeggiato in famiglia la tipica ed italiana tradizione della Befana. Nelson, argentino del primo anno, ha svolto stupendamente il ruolo di chi distribuisce i piccoli regali.
Pieni di bei ricordi di questi giorni appena trascorsi, siamo tornati al ritmo quotidiano di preghiera e di lavoro. Un po’ più riposati per iniziare bene quest’Anno Nuovo, che auguriamo sia per tutti bello, santo e pieno di misericordia.